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- Marzo 2012
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- Questa settimana abbiamo
visto i titoli riguardo all'estradizione a El Paso in Texas di
Christopher Tappin, un pensionato inglese che abita in Bromley
in Kent. Allora, quando si dice che è un pensionato dà
una impressione un po' falsa. In realtà sì, ha
64 anni, ma è ex direttore generale della sua ditta import/esport
e il presidente della Kent County Golf Union (che include 95
golf club in Kent) e membro di UKIP. È accusato da una
Grande Giuria in Texas d'avere cospirato con un americano per
esportare dagli Stati Uniti delle batterie che potevano usate
in un sistema di missili guidati. È un po' complesso,
ma l'americano era in realtà un agente del governo americano.
Era un'operazione a trabocchetto. Quest'agente ha richiesto
i servizi della ditta d'import/export inglese del Signor Tappin
per esportare le batterie dagli Stati Uniti al Olanda. Ha detto
che dovevano usate nell'industria automobilistica olandese.
Il governo americano dice che il Signor Tappin avrebbe dovuto
sapere che questo tipo di batteria non sarebbe mai stata accordata
una licenza d'esportazione e, di conseguenza, che sapeva che
quello che aveva proposto era illegale. In risposta Tappin dice
che l'agente l'ha assicurato che nessuna licenza era necessaria.
Dice che in ogni caso non è mai la responsabilità
d'una tale ditta d'occuparsi della licenza. È la responsabilità
dell'esportatore, dunque l'agente che l'aveva truffato. Visto
che abbiamo un trattato reciproco con gli Stati Uniti che dà
il diritto all'estradizione del Signor Tappin senza la produzione
di alcuna prova della sua colpevolezza, adesso è in una
prigione immensa nel deserto intorno a El Paso. Ma non è
un caso isolato. Ci sono un bel po' d'altri britannici che sono
negli Stati Uniti a causa di questo trattato e ce ne sono degli
altri in cantiere.
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- Ma questo caso è
una storia notevole per due ragioni. Primo, la nostra legge
vieta la vendita dello stesso prodotto, ma una tale operazione,
per prendere qualcuno in fallo, non sarebbe legale in questo
paese. Sicuramente, non potrebbe mai essere la base d'un processo
qui. Secondo, c'è il sistema di giustizia americana.
Non c'è un sistema d'assistenza legale e dunque hanno
bisogno di vendere la casa matrimoniale per avere i soldi per
pagare per i suoi avocati (americani) costosissimi. Se vinca,
i suoi spesi non sarebbe rimborsati dallo stato, come qui. Non
c'è la possibilità di testimoniare in un processo
in America dall'Inghilterra da teleconferenza. Che vuol' dire
che i suoi testimoni inglesi dovrebbero viaggiare negli Stati
Uniti, che non sono disposti a fare. E non c'è nessuno
procedimento per costringerli a viaggiare.
L'offesa principale di cui è accusata porta una pena di
35 anni di prigione, una pena inconcepibile in questo paese per
un tale delitto. Sarà senza dubbio accusato di molti
altri crimini e reati. E hanno un sistema di patteggiamento.
Ma non è un sistema di riduzione della pena normale,
ma un accordo in base al quale l'accusato ammetterà la
sua colpevolezza a un accusa minore in cambio del ritiro dell'accusa
maggiore in base alla quale l'estradizione ha avuto luogo. Si
dice che il risultato, in questo caso, sarebbe probabilmente
una condanna di 2 anni per, in realtà, un reato, invece
di 35 anni per il crimine di cui è accusato. Di fronte
alla possibilità di 35 anni di prigione in America se
si perdesse, o la certezza di 2 anni, non è una scelta
difficile. Ma è una delle ragioni per cui hanno un sistema
di pene così esagerate e sproporzionate in confronto a
qui. Mi sembra che il sistema americano non sia un sistema giusto
anche per un golfista e membro del UKIP. Non è la giustizia,
ma la coercizione giuridica una volta accusato d'un crimine
è quasi inevitabile che il risultato sarà una condanna
per qualcosa, perché l'accusato non potrebbe contemplare
il risultato di perdere se si dichiarasse innocente. È
come ai vecchi tempi quando gli strumenti di tortura venivano
mostrati all'accusato.
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- E poi c'è il fatto
che l'imputato è in America lontano dal suo focolare.
Non solo è in un paese straniero, ma probabilmente rimanerà
in prigione fino alla fine del suo processo. La libertà
provvisoria è difficile da ottenere in America se ci si
è opposto alla richiesta per l'estradizione. Automaticamente
il procuratore asserisce al tribunale che è un 'flight
risk' - che è probabile che il imputato cercherà
di fuggire per avere usato i suoi diritti per contestare
la domanda per l'estradizione. Non si capisce perché uno
dovrebbe cercare di fuggire quando è in un paese straniero,
invece di fuggire più facilmente - dal suo paese
natale dove non c'è il rischio d'essere ucciso se ripreso
dalla polizia. Ma se il Signor Tappin riesce a ottenere la libertà
provvisoria, avrebbe il costo, non solo del suo vitto e alloggio
in America, ma anche (come ha scoperto Dominique Strauss Khan)
il costo della sicurezza privata 'necessario' per impedire la
sua fuga. Veramente è un sistema kafkiano. Grazie a Tony
Blair e il suo rapporto speciale con George W, Bush siamo l'unico
paese ad avere un tale trattato. Ovviamente avere un trattato
per l'estradizione è necessario e normale. Ma dovrebbe
esistere solo per mettere davanti a un tribunale quelli che veramente
hanno fatto qualcosa nel paese che domanda l'estradizione. Intrappolare
qualcuno con una truffa qualcuno nel suo proprio paese e poi
domandare la sua estradizione agli Stati Uniti, non mi sembra
giusto per niente. È una parodia della legge.
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